Home Consigli Alimentazione Alimentazione Corretta Dieta e fibra: quando l'intestino chiede una pausa
Alimentazione
di La nutrizionista Sabrina Severi - 20/03/2019

Dieta e fibra: quando l'intestino chiede una pausa

La Società Italiana di Nutrizione Umana suggerisce di assumere almeno 25 grammi di fibra alimentare al giorno. E tu, le assumi tutte?

Dieta-e-fibra-quando-l-intestino-chiede-una-pausa-image

La Società Italiana di Nutrizione Umana suggerisce di assumere almeno 25 grammi di fibra alimentare al giorno. Questo perché la fibra: 

  • regola la peristalsi intestinale;
  • modula l’assorbimento di grassi e zuccheri;
  • dona senso di sazietà;
  • partecipa al mantenimento della flora intestinale.

Esistono due tipi di fibra alimentare: solubile e insolubile.

La fibra solubile (pectine, mucillagini…) è quella contenuta in avena, orzo, segale, frutta fresca, vegetali come le carote e le patate, semi di lino dorati.

La fibra insolubile (cellulosa, emicellulosa…) è contenuta nei cereali integrali e nei loro derivati integrali, nella crusca, nella verdura a foglia verde, nella frutta secca e nei semi.

L’intestino presenta una differente sensibilità a seconda della sua condizione. L’interazione tra le abitudini alimentari e lo stile di vita può alterare l’equilibrio intestinale e determinare disturbi come la diarrea, la stitichezza ostinata, gonfiori e dolori addominali.

Per ritrovare il benessere dell’intestino è certamente utile rallentare il ritmo di vita, praticare attività fisica (passeggiare, fare yoga o tai chi), mangiare lentamente e controllare l’apporto di fibra per qualche giorno.

In particolare:

quando i disturbi sono caratterizzati da diarrea, meglio adottare per alcuni giorni una dieta a basso contenuto di fibra insolubile;

quando i disturbi sono caratterizzati da stipsi ostinata, può essere vantaggioso aumentare il consumo di fibra solubile e assicurarsi un adeguato consumo di acqua giornaliero.